Incontro
con l'audacia mondiale
co-promotori:
Altrapagina
(Città di Castello), Altramente (Roma), Centro Pace Bolzano, Cercasi
Un Fine (Puglia), Cicma (Milano), Cipsi (Roma), Combonifem (Verona),
Comitato Acqua Bene Comune Campania,
Comitato
Acqua Bene Comune Puglia,
Nigrizia (Verona), No Tav (Susa), Pressenza (Firenze), Rete
Radié Resch (Quarrata), Transform Italia (Roma),
Università
Invisibile (Reggio Emilia)
Perchè
l'audacia?
Il bello, il buono,
il giusto, l'amicizia, l'amore, la pace, la solidarietà, l'allegria,
la festa, sono valori “politici” e “sociali” fondamentali.
Ogni società umana deve mantenere una grande capacità di utopia, di
progettualità utopica, soprattutto nel senso di eu-topos, di “luogo
buono”. Il pragmatismo, il cinismo non hanno mai contribuito a fare
avanzare la bellezza, la giustizia, l'amore, la solidarietà, la
festa... E' necessario avere la voglia di sognare. E' fondamentale
essere audaci.
Il neoliberismo, a
partire dagli anni ’70, è riuscito ad imporre nuovamente una
narrazione della vita, della società e del mondo dove è assente il
cittadino, la comunità, la partecipazione democratica, la
solidarietà tra generazioni, mentre è presente la predazione
dell'ambiente e del vivente e il furto della vita.
La nuova narrazioni
neoliberista impone il consumo, l'individualismo, la competizione, la
finanziarizzazione, la privatizzazione, gli stakeholders,
l'imperativo tecnologico (“tutto ciò che è tecnicamente possibile
deve essere fatto”). Al centro del dibattito filosofico, politico
e culturale c’è l'utopia della globalizzazione economica, questa
sì mistificatrice, imposta come creazione inevitabile e
irresistibile della società, senza alternative.
L'utopia è la capacità
di immaginare “luoghi di vita” buoni, desiderati, da realizzare e
non di luoghi inesistenti. Oggi, abbiamo bisogno di una nuova era di
capacità utopica fondata sulla presa di coscienza della mondialità
della condizione umana, sulla responsabilità dell'umanità,
sull'uguaglianza dei diritti, sul lavoro e sull'istituzionalizzazione
politica planetaria. Questa capacità utopica deve radicarsi nella
promozione di “comunità di vita” glocali, espressioni concrete
del ben vivere insieme locale nel contesto della storia e del
divenire mondiale. Nel XXI° secolo, tocca all’umanità, glocale
per definizione, tradurre la capacità utopica del mondo. Il futuro è
l’umanità, soggetto e portatrice della cittadinanza universale
plurale.
Da qui la centralità
dell'audacia, di cambiare il mondo, rivoluzionando il sistema
finanziario oggi dominante, mettendo fuori legge la guerra e
sradicando i fattori strutturali dell'impoverimento e dell'esclusione
nel mondo.
Programma
PRIMO
TEMPO
Venerdì
14 ottobre (18.00 – 22.30) e Sabato 15 ottobre (9.00- 12.30)
Ripensare
l'utopia:
da
immaginario dell'impossibile
a
progetto di cambiamento da realizzare
|
Il primo tempo è
centrato sull'analisi ed il dibattito dei contenuti e temi trattati
nel libro"La forza dell'utopia. Cambiare il divenire" che
sarà presentato alla Conferenza.
La grande maggioranza
dei ventinove contributori al libro hanno confermato la loro
presenza.
Venerdi
14 ottobre
17.00 Apertura
dell'esposizione di scritti (libri, riviste...) in italiano
sull'utopia
18.00 Inizio della
Conferenza italiana sull'Utopia
Introduzione
generale dell'iniziativa.
“Perché
ripensare l'utopia”
Riccardo
Petrella
18.15
Racconti
di storie d'impossibili resi possibili.
Animazione:
Nicola
Perrone
19.30
Cena a tema preparata da Fulvio
De Santa
20.45 Racconti
di storie d'impossibili resi possibili (continua)
Interventi
e dibattito con
Curzio Maltese, Antonia Romano,
Roberto
Musacchio, Consiglia
Salvio,
Carla
Maria Ruffini,
Jean
Pierre Wauquier,
Sabato
15 ottobre
9.15 Introduzione ai
lavoro dei laboratori.
9.30 Tre Laboratori
LAB1 Culture e
pratiche utopiche oggi secondo la definizione negativa di utopia:
"luogo inesistente". Coordina Francesco Comina
LAB2 Culture e
pratiche utopiche all'era della mondializzazione della
condizione umana. Coordina Roberto Mancini
LAB 3 Come
promuovere e rafforzare le culture e le pratiche utopiche secondo
la definizione positiva di utopia:"luoghi proposti da
realizzare". Coordina Patrizia Sentinelli
11.30 Le proposte
dei tre laboratori.
Proposta da
Sezano: "Verso la Carta della Vita". Dopo "La
Carta dei Diritti" (ONU,1948) e la "Carta della Terra"
(1990)
13.00 Pranzo
SECONDO
TEMPO
Sabato
15 ottobre (14.30 – 19.30)
Proclamazione
dei Dottori Honoris Causa in Utopia 2016
Cooperativa
New Hope
Jurgen
Gaesslin (pacifista)
Bernard
Tirtiaux (scultore, maestro vetraio, scrittore)
|
Intervento
della
rappresentanza di New Hope
Intermezzo
musicale
Intervento
di Juergen
Gaesslin
Intermezzo
musicale
Intervento
di Bernard
Tirtiaux
Intermezzo
musicale
19.30
Cena e serata conviviale.
Festa dell'Utopia
Il
Monastero del Bene Comune, la Comunità Stimmatini di Sezano e
l'Università del Bene Comune in Festa
Luogo
degli incontri
Comunità
Stimmatini di Sezano – Via Mezzomonte 28 Verona
E' richiesto un
contributo libero alle spese
|