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venerdì 21 luglio 2017
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Appello ai giornalisti/e di Alex Zanotelli | Rompiamo il silenzio sull'Africa
Appello ai giornalisti/e di Alex Zanotelli | Rompiamo il silenzio sull'Africa
ROMPIAMO
IL SILENZIO
SULL’AFRICA
Scusatemi
se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente
sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per
questo come missionario uso la penna (anch’io appartengo alla
vostra categoria) per far sentire il loro grido, un grido che trova
sempre meno spazio nei mass-media italiani. Trovo infatti la maggior
parte dei nostri media, sia cartacei che televisivi, così
provinciali, così superficiali, così ben integrati nel mercato
globale.So che i mass-media , purtroppo, sono nelle mani dei potenti
gruppi economico-finanziari, per cui ognuno di voi ha ben poche
possibilità di scrivere quello che vorrebbe. Non vi chiedo atti
eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia
per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli
stanno vivendo.
Mi
appello a voi giornalisti/e perché abbiate il coraggio di rompere
l’omertà del silenzio mediatico che grava soprattutto sull’Africa.
(Sono poche purtroppo le eccezioni in questo campo!)
E’
inaccettabile per me il silenzio sulla drammatica situazione nel
Sud Sudan (il più giovane stato dell’Africa), ingarbugliato in una
paurosa guerra civile che ha già causato almeno trecentomila morti e
milioni di persone in fuga.
E’
inaccettabile il silenzio sul Sudan, retto da un regime
dittatoriale in guerra contro il popolo sui monti del Kordofan, i
Nuba ,il popolo martire dell’Africa e contro le etnie del Darfur.
E’
inaccettabile il silenzio sulla Somalia in guerra civile da oltre
trent’anni con milioni di rifugiati interni ed esterni.
E’
inaccettabile il silenzio sull’Eritrea, retta da uno dei regimi
più oppressivi al mondo, con centinaia di migliaia di giovani in
fuga verso l’Europa.
E’
inaccettabile il silenzio sul Centrafrica che continua ad essere
dilaniato da una guerra civile che non sembra finire mai.
E’
inaccettabile il silenzio sulla grave situazione della zona
saheliana dal Ciad al Mali dove i potenti gruppi jihadisti potrebbero
costituirsi in un nuovo Califfato dell’Africa nera.
E’
inaccettabile il silenzio sulla situazione caotica in Libia dov’è
in atto uno scontro di tutti contro tutti, causato da quella nostra
maledetta guerra contro Gheddafi.
E’
inaccettabile il silenzio su quanto avviene nel cuore dell’Africa
, soprattutto in Congo, da dove arrivano i nostri minerali più
preziosi.
E’
inaccettabile il silenzio su trenta milioni di persone a rischio
fame in Etiopia, Somalia , Sud Sudan, nord del Kenya e attorno al
Lago Ciad, la peggior crisi alimentare degli ultimi 50 anni secondo
l’ONU.
E’
inaccettabile il silenzio sui cambiamenti climatici in Africa che
rischia a fine secolo di avere tre quarti del suo territorio non
abitabile.
E’
inaccettabile il silenzio sulla vendita italiana di armi pesanti
e leggere a questi paesi che non fanno che incrementare guerre sempre
più feroci da cui sono costretti a fuggire milioni di profughi. (Lo
scorso anno l’Italia ha esportato armi per un valore di 14 miliardi
di euro!!)
Non
conoscendo tutto questo è chiaro che il popolo italiano non può
capire perché così tanta gente stia fuggendo dalle loro terre
rischiando la propria vita per arrivare da noi. Questo crea la
paranoia dell’ ‘invasione’, furbescamente alimentata anche da
partiti xenofobi. Questo forza i governi europei a tentare di
bloccare i migranti provenienti dal continente nero con l’ Africa
Compact , contratti fatti con i governi africani per bloccare i
migranti Ma i disperati della storia nessuno li fermerà. Questa non
è una questione emergenziale, ma strutturale al Sistema
economico-finanziario. L’ONU si aspetta già entro il 2050 circa
cinquanta milioni di profughi climatici solo dall’Africa. Ed ora i
nostri politici gridano:”Aiutiamoli a casa loro”, dopo che per
secoli li abbiamo saccheggiati e continuiamo a farlo con una politica
economica che va a beneficio delle nostre banche e delle nostre
imprese, dall’ENI a Finmeccanica.
E così
ci troviamo con un Mare Nostrum che è diventato Cimiterium Nostrum
dove sono naufragati decine di migliaia di profughi e con loro sta
naufragando anche l’Europa come patria dei diritti.
Davanti
a tutto questo non possiamo rimanere in silenzio. (I nostri nipoti
non diranno forse quello che noi oggi diciamo dei nazisti?). Per
questo vi prego di rompere questo silenzio- stampa sull’Africa,
forzando i vostri media a parlarne. Per realizzare questo, non
sarebbe possibile una lettera firmata da migliaia di voi da inviare
alla Commissione di Sorveglianza della RAI e alle grandi testate
nazionali? E se fosse proprio la Federazione Nazionale Stampa
Italiana (FNSI) a fare questo gesto? Non potrebbe essere questo
un’Africa Compact giornalistico, molto più utile al
Continente che non i vari Trattati firmati dai governi per bloccare i
migranti? Non possiamo rimanere in silenzio davanti a un‘altra
Shoah che si sta svolgendo sotto i nostri occhi.
Diamoci
tutti/e da fare perché si rompa questo maledetto silenzio
sull’Africa.
Alex
Zanotelli
Napoli,
17 luglio 2017