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mercoledì 12 ottobre 2016





Incontro con l'audacia mondiale
co-promotori:
Altrapagina (Città di Castello), Altramente (Roma), Centro Pace Bolzano, Cercasi Un Fine (Puglia), Cicma (Milano), Cipsi (Roma), Combonifem (Verona), Comitato Acqua Bene Comune Campania,
Comitato Acqua Bene Comune Puglia,
Nigrizia (Verona), No Tav (Susa), Pressenza (Firenze), Rete Radié Resch (Quarrata), Transform Italia (Roma),
Università Invisibile (Reggio Emilia)

Perchè l'audacia?
Il bello, il buono, il giusto, l'amicizia, l'amore, la pace, la solidarietà, l'allegria, la festa, sono valori “politici” e “sociali” fondamentali. Ogni società umana deve mantenere una grande capacità di utopia, di progettualità utopica, soprattutto nel senso di eu-topos, di “luogo buono”. Il pragmatismo, il cinismo non hanno mai contribuito a fare avanzare la bellezza, la giustizia, l'amore, la solidarietà, la festa... E' necessario avere la voglia di sognare. E' fondamentale essere audaci.
Il neoliberismo, a partire dagli anni ’70, è riuscito ad imporre nuovamente una narrazione della vita, della società e del mondo dove è assente il cittadino, la comunità, la partecipazione democratica, la solidarietà tra generazioni, mentre è presente la predazione dell'ambiente e del vivente e il furto della vita.
La nuova narrazioni neoliberista impone il consumo, l'individualismo, la competizione, la finanziarizzazione, la privatizzazione, gli stakeholders, l'imperativo tecnologico (“tutto ciò che è tecnicamente possibile deve essere fatto”). Al centro del dibattito filosofico, politico e culturale c’è l'utopia della globalizzazione economica, questa sì mistificatrice, imposta come creazione inevitabile e irresistibile della società, senza alternative.
L'utopia è la capacità di immaginare “luoghi di vita” buoni, desiderati, da realizzare e non di luoghi inesistenti. Oggi, abbiamo bisogno di una nuova era di capacità utopica fondata sulla presa di coscienza della mondialità della condizione umana, sulla responsabilità dell'umanità, sull'uguaglianza dei diritti, sul lavoro e sull'istituzionalizzazione politica planetaria. Questa capacità utopica deve radicarsi nella promozione di “comunità di vita” glocali, espressioni concrete del ben vivere insieme locale nel contesto della storia e del divenire mondiale. Nel XXI° secolo, tocca all’umanità, glocale per definizione, tradurre la capacità utopica del mondo. Il futuro è l’umanità, soggetto e portatrice della cittadinanza universale plurale.
Da qui la centralità dell'audacia, di cambiare il mondo, rivoluzionando il sistema finanziario oggi dominante, mettendo fuori legge la guerra e sradicando i fattori strutturali dell'impoverimento e dell'esclusione nel mondo.

Programma


PRIMO TEMPO
Venerdì 14 ottobre (18.00 – 22.30) e Sabato 15 ottobre (9.00- 12.30)

Ripensare l'utopia: 
da immaginario dell'impossibile 
a progetto di cambiamento da realizzare


Il primo tempo è centrato sull'analisi ed il dibattito dei contenuti e temi trattati  nel libro"La forza dell'utopia. Cambiare il divenire" che sarà presentato alla Conferenza. 
La grande maggioranza dei ventinove contributori al libro hanno confermato la loro presenza.

Venerdi 14 ottobre
17.00 Apertura dell'esposizione di scritti (libri, riviste...) in italiano sull'utopia

18.00 Inizio della Conferenza italiana sull'Utopia
Introduzione generale dell'iniziativa.
Perché ripensare l'utopia” Riccardo Petrella

18.15 Racconti di storie d'impossibili resi possibili.
Animazione: Nicola Perrone

19.30 Cena a tema preparata da Fulvio De Santa

20.45 Racconti di storie d'impossibili resi possibili (continua)
Interventi e dibattito con Curzio Maltese, Antonia Romano, Roberto Musacchio, Consiglia Salvio, Carla Maria Ruffini, Jean Pierre Wauquier,

Sabato 15 ottobre
9.15 Introduzione ai lavoro dei laboratori.

9.30 Tre Laboratori
LAB1 Culture e pratiche utopiche oggi secondo la definizione negativa di utopia: "luogo inesistente". Coordina Francesco Comina
LAB2 Culture e pratiche utopiche all'era della mondializzazione della condizione umana. Coordina Roberto Mancini
LAB 3 Come promuovere e rafforzare le culture e le pratiche utopiche secondo la definizione positiva di utopia:"luoghi proposti da realizzare". Coordina Patrizia Sentinelli

11.30 Le proposte dei tre laboratori.
Proposta da Sezano: "Verso la Carta della Vita". Dopo "La Carta dei Diritti" (ONU,1948) e la "Carta della Terra" (1990)

13.00 Pranzo

SECONDO TEMPO
Sabato 15 ottobre (14.30 – 19.30)
Proclamazione 
 dei Dottori Honoris Causa in Utopia 2016
  • Cooperativa New Hope 
  • Jurgen Gaesslin (pacifista)
  • Bernard Tirtiaux (scultore, maestro vetraio, scrittore)


  • Silvano Nicoletto, Laudatio della nomina della cooperativa New Hope
                Intervento della rappresentanza di New Hope


               Intermezzo musicale
  • Francesco Comina, Laudatio della nomina di Jurgen Gaesslin
 Intervento di Juergen Gaesslin


                Intermezzo musicale
  • Riccardo Petrella, Laudatio della nomina di Bernard Tirtiaux.
               Intervento di Bernard Tirtiaux 


                 Intermezzo musicale


19.30 Cena e serata conviviale. Festa dell'Utopia

Il Monastero del Bene Comune, la Comunità Stimmatini di Sezano e l'Università del Bene Comune in Festa

Luogo degli incontri Comunità Stimmatini di Sezano – Via Mezzomonte 28 Verona
Info-iscrizioni: monasterodelbenecomune@gmail.com | cell. 3472256997
E' richiesto un contributo libero alle spese
E' possibile risiedere a Sezano scrivendo a nicolettosilvano@gmail.com


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