SCUOLA
DEL VIVERE INSIEME
Primo
incontro del secondo ciclo dedicato a
Beni
Comuni e Diritti
La rigenerazione della
vita
11
e 12 dicembre 2015. Sezano (VR)
Perchè
interrogarci sulla vita ed il principio di rigenerazione?
Almeno
per tre ragioni.
Primo.
Oggi una delle caratteristiche principali della società dominante
nel mondo è il furto della vita. Il furto è intervenuto
e continua almeno dagli inizi degli anni '70 attraverso i processi di
-
mercificazione di ogni
forma di vita, tutto è considerato una merce il cui valore si
esprime in termini monetari attraverso le relazioni di
scambio. Ciò tocca in particolare i beni (e servizi) comuni
essenziali ed insostituibili per la vita (acqua, terra, sementi,
sole, informazione, conoscenza, salute, alimentazione,
educazione.....)
-
privatizzazione, ormai quasi tutti i servizi anche
pubblici collettivi, essenziali, sono stati o sono in via di
privatizzazione. Il che significa che le logiche dell'accaparramento
e dell'accumulazione privata della ricchezza monetaria sono
diventate le logiche dominanti della creatività individuale e
collettiva.
-
finanziarizzazione,
secondo la quale ogni cosa (bene, servizio) ha valore se contribuisce
a creare ricchezza per i detentori di capitale.
I
tre processi hanno condotto alla negazione dei diritti umani alla e
dei diritti della vita.
Come invertire /rovesciare le tendenze in
corso?
Secondo.
Fino a non molto tempo fa, il binomio di acciaio sul quale è stata
fondata l'organizzazione delle società moderne è stato vita e
lavoro. Il lavoro, specie nella società del welfare, è alla
base del patto sociale e dell'organizzazione del sistema di
protezione e di sicurezza sociali collettive. Oggi, il lavoro è
cambiato di natura, di forma e di modalità. In particolare, le
tecnologie d'informazione e di comunicazione (automatizzazione,
robotizzazione, informatizzazione...) hanno modificato radicalmente i
vincoli di tempo e di spazio e i conseguenti sistemi di
organizzazione e di regolazione sociale e culturale. Il sistema di
protezione e di sicurezza sociali è stato scombussolato, è in via
di eliminazione. Il lavoro non è più il legame fondatore
della comunità sociale. Il patto sociale non c'è più. Siamo in una
fase dove ritornare al passato non è possibile ma non si sa dove ci
porteranno le visioni e le politiche dei gruppi sociali dominanti.
Quel che sappiamo è che dette visioni e politiche stanno ricreando
una società fortemente dominata dall'inuguaglianza, l'esclusione,
l'ingiustizia...
E'
auspicabile e possibile dissociare lavoro, ricchezza e vita?
Terzo.
Forse si tratta della questione che certamente avrà il maggiore
impatto sulla vita. Ci riferiamo al passaggio epocale attraverso il
quale gli esseri umani stanno passando da soggetti parte del
vivente/della vita non creata da loro a fabbricanti della vita. Il
passaggio è già evidente nel campo dell'intelligenza artificiale
(al di là delle protesi e dei robots) grazie alla quale gli esseri
umani hanno dato origine a forme di vita dette virtuali. Il passaggio
è ai suoi veri inizi nel campo biologico. Un grande impulso è
stato dato nel 1980 dalla decisione della Corte Suprema degli Stati
Uniti che per la prima volta ha autorizzato la brevettabilità del
vivente a scopo di lucro (l'Unione europea ha seguito gli USA
nel 1998 autorizzandola a sua volta). Essere diventati fabbricanti
del vivente rivoluziona la condizione umana e la vita sul Pianeta
Terra. Al momento siamo alla prima lettera dell'alfabeto ma il
clonaggio e gli OGM ci permettono di prefigurare cio' che potrebbe
occorrere nei prossimi decenni.
E'
possibile regolare la fabbricazione del vivente, secondo
quali principi "costituzionali"?
Programma
venerdì
11 dicembre | ore 20.45
La
vita è comunicazione. La società come comunità di vita.
con
Filomeno
Lopes
sabato
12 dicembre | ore 9.15-13.00
Siamo
diventati fabbricanti del vivente. La grande mutazione.
con Riccardo
Petrella
Dibattito
e interventi programmati
Luogo degli incontri: Comunità Stimmatini di Sezano – Via Mezzomonte 28 Verona
E'
richiesto un contributo libero alle spese per vitto, alloggio e
organizzazione.
Per
chi lo desidera è possibile la residenzialità.
Info-iscrizioni: monasterodelbenecomune@gmail.com |
cell. 3472256997